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Italia Nostra e Legambiente su Parco del Conero
2018-12-03 13:08:53

“Basta aspettare, si approvi subito la pdl 223/18, così com’è e senza indugi”

Il testo prevede un consiglio direttivo composto dai comuni, associazioni ambientaliste, agricoltori, mondo della ricerca e operatori del turismo
Le due associazioni: “Modello di governance innovativo e coraggioso, così si aiuta il territorio a crescere”

“Una proposta di legge innovativa che può essere da modello per tutte le aree protette delle Marche e che ci auguriamo segni la riapertura della discussione per la governance di tutti i parchi marchigiani. Per questo ci auguriamo che venga approvato questo testo così com’è e prima possibile, restituendo l’area del parco del Conero ad una gestione democratica con la fine dell’ingiustificato ed inutile commissariamento”. Così commentano Italia Nostra e Legambiente la proposta di legge 223/18 licenziata dalla Terza Commissione permanente dell’Assemblea Legislativa delle Marche.
Il testo prevede una composizione del consiglio direttivo allargata ed equilibrata che garantirebbe una discussione trasversale e in grado di aiutare la crescita del territorio del Parco, così articolata:
 Un rappresentante della Regione designato dall’Assemblea legislativa regionale;
 Un rappresentante designato da ciascun Comune del territorio del Parco;
 Due rappresentanti designati dalle associazioni ambientaliste;
 Un rappresentante delle organizzazioni agricole;
 Un rappresentante del settore turistico
 Un rappresentante dell’Università Politecnica delle Marche.

Il testo, inoltre, risulta essere fedele anche alla legge regionale 15/94, che istituisce le aree protette marchigiane e che le identifica come organi strumentali della Regione, in cui si fa espressamente riferimento, all’art. 1 in cui sono espresse le finalità, ai parchi come luoghi in cui “si promuove la più ampia partecipazione delle forze sociali presenti nel territorio e degli enti locali con i quali sono ricercate forme di collaborazione ed intesa”.
Inoltre, lo stesso riferimento è previsto, nella parte relativa allo statuto, all’art. 14 in cui “deve essere in particolare prevista la partecipazione delle organizzazioni naturalistiche, sindacali, economiche e sociali maggiormente rappresentative nel territorio interessato alle scelte e alla vita del parco”.
Le due associazioni si appellano alla Regione Marche affinché ritorni a ricoprire il suo ruolo di regia, fondamentale e non delegabile. È la Regione Marche, infatti, a coprire l’80% delle spese correnti che sostiene il Parco del Conero, a fronte del 5% dei costi sostenuto dai Comuni, mentre il restante 15% è frutto diretto delle attività dall’amministrazione del Parco, seppure limitate dal 2015 a causa del taglio dei fondi dedicati. Cifra, quest’ultima, che potrebbe aumentare se il Parco fosse messo nelle condizioni di poter fare investimenti.
Italia Nostra e Legambiente in queste settimane hanno iniziato una campagna di confronto con il territorio e i soggetti interessati alla crescita del Parco del Conero e delle aree protette in generale, incontrando il mondo della ricerca con il Prof. Roberto Danovaro dell’Università Politecnica delle Marche, il presidente dell’Istao Pietro Marcolini, il presidente dell’Associazione Riviera del Conero Carlo Neumann ed Evasio Sebastianelli della CIA Marche.
Il risultato dei confronti è stato unanime: il Parco del Conero ha bisogno urgente dell’approvazione di questa proposta.
Alla conferenza stampa, che si è tenuta questa mattina presso la Casa delle Culture di Ancona, hanno preso parte: Maurizio Sebastiani, presidente Italia Nostra Marche; Francesca Pulcini, presidente Legambiente Marche; Roberto Danovaro, Università Politecnica delle Marche; Roberto Rubegni, Slow Food; Evasio Sebastianelli, Cia Marche in rappresentanza delle associazioni agricole; Ing. Arnaldo Piacenza, presidente CAI sez. Ancona; Paolo Belelli e Emiliano Stazio, rispettivamente presidente e vice presidente del circolo Legambiente Il Pungitopo di Ancona; i rappresentanti delle associazioni locali.