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La Nuova Ecologia di Gennaio
2021-01-13 15:43:58copertina

In copertina “Il treno dei desideri”: il mezzo del futuro, più sicuro, veloce e sostenibile, viaggia sui binari. Intervista speciale con Alec Ross e nuovo appuntamento con Unfakenews, dedicato al biometano.

Viaggia già da due secoli, eppure traina con sé la promessa di un futuro sostenibile e alla portata di tutti: la Nuova Ecologia di gennaio inaugura il 2021 dedicando la sua storia di copertina al mezzo di trasporto green per eccellenza, “Il treno dei desideri” che potrebbe rivoluzionare il nostro modo di vivere permettendoci di viaggiare in modo più ecologico, sicuro e veloce. Sì, perché “l’Europa si fa in treno” come racconta il mensile di Legambiente: se la Commissione Ue ha designato il 2021 anno europeo delle ferrovie, le locomotive a idrogeno muovono i primi passi, mentre la defiscalizzazione dei biglietti in alcuni Paesi ne fa scendere i costi favorendo l’abbandono di auto e aerei. Misure utili a ridurre anche le emissioni di gas serra, oltre un quinto delle quali (il 21%) viene generato proprio dai trasporti di merci e persone, ma per appena l’1% dai treni. E in Italia? Il Belpaese sconta un grave ritardo nello sviluppo dei mezzi pubblici nelle aree metropolitane: il Piano di ripresa e resilienza sarà capace di colmarlo? Su cosa occorre puntare? La Nuova Ecologia analizza quindi i benefici derivati, a Nord come a Sud, dagli investimenti in servizi di trasporto efficienti e propone una lettura del treno quale mezzo “icona” nell’immaginario collettivo, macchina di abbandoni, separazioni e ritorni, fonte di fascino e d’ispirazione per scrittori, poeti e registi.

Il numero di gennaio ospita anche una speciale intervista con Alec Ross, tra i massimi esperti statunitensi di politiche per l’innovazione e i media, con posizioni di primo piano durante ambedue i mandati presidenziali di Barack Obama. Secondo Ross, autore del bestseller “Il nostro Futuro. Come affrontare il mondo dei prossimi vent’anni” e recentemente inserito da Foreign Policy Magazine fra i 100 global thinkers più influenti, “La sfida per Biden sarà orientare la spinta tecnologica verso l’energia pulita”.

Nella valigia per il domani, il mensile suggerisce d’infilare anche qualche grande insegnamento che arriva dal passato, prendendo ad esempio quelli di due luminari dell’ambientalismo scientifico, “I Marcelli che abitavano il futuro”, Marcello Buiatti e Marcello Cini. Entrambi annoverabili nella “schiera dei maestri della particolare via all’ambientalismo scientifico italiano”, hanno insegnato che la scienza non è neutrale, ma neanche un’opinione. Parole che oggi più che mai appaiono come un faro, osserva La Nuova Ecologia, che tratteggia i caratteri distintivi del loro ambientalismo, descrivendolo come radicato “nei dati scientifici dell’ecologia, della biodiversità evolutiva, della nascente epidemiologia” e con un’attenzione locale-globale che dagli anni ’80 diventerà anche la cifra della prima Lega per l’Ambiente di cui entreranno a far parte.

La rivista ospita inoltre il secondo appuntamento, questo mese dedicato al biometano, con Unfakenews, la campagna promossa da Legambiente e La Nuova Ecologia per contrastare falsa informazione e antiscientismo. “Raccolta a metà” è il titolo scelto per lo speciale biogas, che racconta come l’Italia sia il quarto Paese al mondo per numero d’impianti di produzione di biogas e biometano dalla frazione organica dei rifiuti e dagli scarti agroalimentari. Tecnologie che consentirebbero di fornire metano a 3-4 milioni di persone per ogni tonnellata di frazione organica utilizzando la sola raccolta differenziata. Ma che pure si scontrano con la diffidenza di cittadini poco e male informati: lo speciale, con il contributo di esperti in materia, prova a fornire loro risposte, fugando i dubbi e soddisfacendo le curiosità più comuni sul tema.