Presentati i dati rilevati da Goletta Verde nel 2024 lungo le coste marchigiane
38esima edizione di Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente che solca i mari in difesa delle acque e delle coste
Qui la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi.
Si chiude la tappa di Goletta Verde nelle Marche con la presentazione dei dati sul monitoraggio delle acque delle coste marchigiane: 3 punti su 12 campionati dai volontari e dalle volontarie di Legambiente sono risultati oltre i limiti di legge, più precisamente “inquinati, secondo il giudizio di Goletta Verde. A sforare i parametri due punti prelevati alle foci dei fiumi e un punto a mare: alla foce del fiume Esino in località Rocca Priora a Falconara Marittima (Ancona); il prelievo effettuato alla foce del fiume Tronto presso la Riserva naturale regionale Sentina in provincia di Ascoli Piceno; il punto a mare, presso la foce del fiume Tenna a Porto Sant’Elpidio (Fermo). I prelievi sono stati effettuati dai volontari e dalle volontarie di Goletta Verde dal 17 al 18 luglio scorsi per poi essere analizzati da laboratori specializzati. I risultati del monitoraggio delle acque sulle coste marchigiane sono stati presentati questa mattina durante una conferenza stampa tenutasi presso la Mole Vanvitelliana ad Ancona presso il Museo Omero. Osservato speciale: l’osservato speciale da Goletta Verde nelle Marche è il punto di prelievo presso la foce del fiume Esino, a Falconara Marittina (AN). Gli “osservati speciali”, novità di quest’anno, sono quei punti storicamente critici per i quali Legambiente ha deciso di ripetere i prelievi anche nei mesi che precedono il passaggio della campagna, a supporto della fotografia scattata nei mesi estivi. Il punto attenzionato risulta essere da anni oltre i limiti di legge, e anche nei campionamenti effettuati nei mesi di aprile, maggio e giugno i risultati hanno confermato la tendenza negativa degli ultimi anni.
“Registriamo il miglioramento dei dati sulla qualità delle acque delle coste marchigiane rispetto all’anno scorso quando i punti risultati oltre i limiti di legge erano ben sei, la metà dei punti campionati complessivamente –
dichiara Marco Ciarulli, presidente Legambiente Marche. Questo trend, però, di certo non ci deve fare abbassare la guardia perché sappiamo bene che le foci dei fiumi sono il tallone d’Achille del nostro territorio. Ormai il punto esaminato alla
foce del fiume Esino è presenza fissa tra i punti inquinati o fortemente inquinati dal 2021. Stesso discorso per la foce del fiume Chienti che non è tra i punti monitorati ma è un tratto di costa dichiarato non balneabile per la presenza di pericolose sostanze
contaminanti. Ci ha sorpreso l’esito del monitoraggio alla foce del fiume Musone che, dopo diversi anni, è risultato avere parametri a norma. Chiediamo alle autorità e alle amministrazioni locali uno sforzo in più per efficientare la rete fognaria e gli impianti
di depurazione ma soprattutto nell’effettuare maggiori controlli per individuare eventuali scarichi abusivi, i controlli dovrebbero essere estesi anche alle aree dell’entroterra”.
“Come ogni anno stiamo solcando le coste italiane con la campagna Goletta Verde di Legambiente, e anche nelle Marche oggi abbiamo spiegato qual è lo stato di salute del mare che bagna le coste marchigiane – il commento di Stefano Raimondi, portavoce di Goletta Verde. In alcuni casi le annose criticità continuano a permanere mentre in altri, come per la foce del fiume Musone, la situazione è rientrata nei parametri di legge. Chiediamo vengano sfruttati nel miglior modo possibile i fondi messi a disposizione dal PNRR: sono 8 gli interventi ammessi a finanziamento per l’efficientamento. Mettere subito in cantiere questi lavori vorrebbe dire trovare la via d’uscita dalla procedura d’infrazione inflitta dall’Unione Europea e, soprattutto, dare un contributo decisivo a tutela dei mari e della loro biodiversità, al turismo e alla blue economy della costa delle Marche”.