Visita al primo impianto di produzione di biometano nelle Marche
Ad Ostra (AN) arriva l’impianto di produzione di biometano dalla frazione organica dei rifiuti. Finalmente anche le Marche hanno il loro primo impianto.
Legambiente ha visitato l’impianto di produzione di biometano della società En Ergon, controllata dal Gruppo Astea che tratterà la frazione organica della raccolta differenziata domestica (FORSU) per produrre metano e compost tramite il processo di digestione anaerobica. L’associazione ha incontrato l’azienda e visitato l’impianto, il primo nelle Marche che aiuta la Regione a fare un passo avanti nella gestione organica dei rifiuti. Grazie ad esso infatti si potrà ridurre il deficit impiantistico di una Regione che continua ad inviare fuori dalle Marche circa il 30% dei rifiuti organici prodotti e raccolti in modo differenziato. Inoltre, attraverso il riciclo della FORSU, si ottiene anche biometano, una fonte di energia rinnovabile, in grado di contrastare la crisi climatica e accompagnare la transizione energetica.
L’impianto realizzato grazie a un investimento di 30 milioni, a regime trasformerà circa 32.500 tonnellate annue di rifiuti organici in 3 milioni di metri cubi di biometano che verranno immessi nella rete Snam per fornire energia e riscaldare 3mila abitazioni. Si produrrà anche compost per circa 7.000 tonnellate all’anno e fertilizzante azotato per circa 2.000 tonnellate all’anno.
“Finalmente anche nelle Marche possiamo raccontare di un esperienza virtuosa come questa – dichiara Marco Ciarulli Presidente di Legambiente Marche –. È grazie a questi impianti industriali che possiamo affermare che siamo una Regione che lavora sull’economia circolare e come marchigiani ne abbiamo particolarmente bisogno perché siamo un territorio che ha ottimi numeri sul fronte della raccolta differenziata, ma ancora diverse lacune sul fronte impiantistico. Oggi inizia una nuova fase nella gestione dei rifiuti organici e speriamo questo primo impianto di digestione anaerobica mista a compostaggio sia il primo di tanti altri, annunciati mai realizzati, per accompagnarci anche verso la transizione energetica con l’energia pulita del biometano”.